Catene spezzate. Lucchesi liberati dalla schiavitù islamica (secoli XVII-XIX)

MARCO LENCI Catene spezzate. Lucchesi liberati dalla schiavitù islamica (secoli XVII-XIX)  Per centotrenta anni – dal 1678 al 1808 – operò in Lucca una confraternita religiosa impegnata a raccogliere fondi da impiegarsi per la liberazione, mediante il pagamento di un riscatto, di persone originarie del territorio lucchese catturate dai corsari barbareschi e tenute prigioniere in Africa Settentrionale o nel Vicino Oriente. Di tale sodalizio, denominato Compagnia della Santissima Pietà del Riscatto, il presente volume ricostruisce l’intera vicenda sulla base di una ricca documentazione reperita soprattutto presso l’Archivio Storico Diocesano di Lucca. I confratelli della Santissima Pietà, che ebbero sede presso la chiesa (oggi sconsacrata) di San Girolamo alle spalle del Teatro del Giglio, riuscirono, attraverso trattative spesso estenuanti, a far rientrare in patria alcune decine di conterranei già schiavi a Tunisi, Tripoli, Algeri, Smirne, Istanbul e in altre località dell’Impero Ottomano. Non tutte le trattative andarono però a buon fine. Assai numerosi furono in effetti coloro per i quali il negoziato, pur avviato, non ebbe buon esito per le eccessive pretese della controparte o – talvolta – per la sopraggiunta morte dell’interessato. Si tratta di una pagina di storia lucchese oggi del tutto dimenticata i cui molteplici risvolti non mancheranno di stupire il lettore. MARCO LENCI, già ordinario di Storia dell’Africa presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa, si è occupato per decenni delle varie tematiche connesse al fenomeno della corsa barbaresca. In merito a tale argomento ha pubblicato diversi saggi e interventi su riviste specializzate nonché la monografia Corsari. Guerra, schiavi, rinnegati nel Mediterraneo (Carocci, Roma, 2007) che fornisce un quadro d’insieme dell’epopea barbaresca tra il XVI e il XIX secolo. 104 pagine, tav. in b/n; brossura con bandelle; ISBN 978-88-31971-06-5 12,00 €